Tassa di Soggiorno: cos’è, importo e dove si paga

La tassa di soggiorno, al contrario di quel che si pensa, non è un’imposta nata in questi ultimi anni, bensì ha origine negli anni ‘80 ed era richiesta a tutti i turisti che sceglievano alcune località, come per esempio quelle termali, come luogo di villeggiatura.

Nel 2009, grazie alla legge sul federalismo fiscale, la tassa di soggiorno è entrata in vigore per tutti i Comuni, garantendo così un’entrata ulteriore per gli stessi. Nel 2011 è stata effettuata un’ulteriore specifica, entrata in vigore con il d.Lgs. del 14 marzo: tutti i proventi derivanti dall’incasso della tassa di soggiorno devono essere spesi per aiutare le strutture ricettive e per il recupero e la manutenzione di beni culturali e dei servizi al cittadino.

Ma cos’è la tassa di soggiorno?

Nella pratica parliamo di un’imposta pagata da chi usufruisce di un servizio di affitto camere, appartamenti o porzione di abitazione e del pernottamento nelle strutture ricettive di una determinata città.

Una tassa presente praticamente ovunque, anche all’estero, e conosciuta anche come imposta di soggiorno o tassa sul turismo.

L’importo è variabile in base alle norme comunali del paese nel quale si sceglie di soggiornare ed è, in linea generale, calcolata sul prezzo totale dell’alloggio o per ospite a notte.

Chi paga la tassa sul turismo?

Come si può evincere dallo stesso nome, la tassa sul turismo è pagata sempre dal visitatore, ovvero da colui che alloggia in una struttura ricettiva per un dato periodo di tempo. Questa viene sempre versata all’hotel, il quale svolge la funzione di agente contabile.

Le regole di riscossione sono variabili da comune a comune, ma in linea di massima sono esenti dal pagamento:

  • i minori fino a 10 anni;
  • chi pernotta presso gli Ostelli della Gioventù;
  • malati o familiari di degenti ricoverati presso strutture sanitarie.

La tariffa dell’imposta di soggiorno viene deliberata dal singolo comune e può essere variabile in base a diversi fattori come la durata del viaggio, la posizione della struttura e le potenzialità artistiche e storiche offerte ai turisti.

Per esempio, il comune di Levanto applica una tassa di soggiorno pari ad 1,50 euro a persona, a notte, fino ad un totale di tre notti. Sono esenti i minori di 14 anni. A conti fatti parliamo di una cifra relativamente bassa, ma davvero molto utile a preservare la bellezza e la ricchezza del nostro territorio.

2019-07-12T18:04:51+00:00